Il 4 marzo è la Giornata mondiale dell’obesità. Il trend di aumento dell’obesità nella popolazione è un fenomeno preoccupante. Ma cosa c’è di sbagliato nell’avere qualche chilo in più? Definiremo l’aspetto sanitario dell’obesità e spieghiamo cosa sia effettivamente e cosa provoca nel nostro corpo.
Quando parliamo di obesità?
Parliamo di obesità quando un individuo ha un notevole aumento del peso corporeo. Da diversi anni, per determinare il grado di obesità, si utilizza l’indice di massa corporea (IMC). L’IMC è una misura antropometrica con cui determiniamo lo stato di nutrizione. Nel calcolo vengono considerate l’altezza e il peso corporeo. Il risultato è un numero che definisce lo stato di sottopeso, quando è inferiore a 18, il normopeso quando è compreso tra 18 e 25, il sovrappeso tra 25 e 30 e l’obesità sopra 30. È vero che in questo calcolo non si tiene conto della composizione corporea, per cui la misurazione non è sempre affidabile. La composizione corporea è infatti ciò che ci offre una visione precisa della distribuzione dei tessuti nel corpo, quanto muscolo e quanto grasso.
La quantità di tessuti corporei ci consente di definire più accuratamente lo stato nutrizionale di un individuo. Due persone con lo stesso IMC non necessariamente hanno la stessa composizione corporea. Una potrebbe essere più muscolosa e quindi risultare più pesante, mentre l’altra potrebbe avere peso in eccesso a causa del grasso. Quindi, la definizione dell’obesità basata sull’IMC non è precisa.
Analisi della composizione corporea
Abbiamo menzionato l’analisi della composizione corporea, la quale ci fornisce una visione della percentuale e quantità dei tessuti corporei. Per le donne, una percentuale sana di massa grassa corporea è compresa tra il 20 e il 30%. Oltre il 30%, si parla già di un eccesso di grasso, e percentuali ancora più elevate indicano l’obesità. Per gli uomini, la situazione è leggermente diversa, poiché il corpo maschile fisiologicamente accumula meno grasso. Un rapporto adeguato di percentuale di grasso si situa tra il 10 e il 15%; oltre questi valori, si incontra già l’insorgenza di eccesso di grasso o obesità. Gli uomini possono vivere senza problemi anche senza riserve di grasso; negli atleti, le percentuali di grasso sono quasi nulle. Per le donne, tuttavia, il grasso è estremamente importante e una bassa percentuale di grasso corporeo diventa un rischio per la salute.
L’obesità è quindi facilmente misurabile. L’eccesso di grasso corporeo provoca una serie di reazioni che non favoriscono la salute. Per questo motivo, l’obesità è definita come una malattia cronica. Come in ogni malattia, ci sono fattori di rischio specifici per la comparsa, sintomi ben definiti e anche modalità di trattamento. Maggiori dettagli saranno trattati nel prossimo articolo.